Il periodo è anomalo e stiamo facendo la Storia. L’atmosfera surreale che si respira oggi ci fa stare, volenti o nolenti, in tensione. Ci vengono infatti a mancare le abitudini e le sicurezze sulle quali avevamo basato la vita, i ritmi, e viviamo una forte incertezza.
Siamo abituati ad avere i nostri punti fermi, che possono essere gli orari del lavoro, l’aperitivo del sabato, la palestra, gli impegni dei figli, la spesa settimanale, e soprattutto la possibilità di stare vicino e abbracciare le persone a cui vogliamo bene, ed ora ci mancano terribilmente.
Eppure, chi in un modo chi nell’altro, cerchiamo di adattarci e facciamo del nostro meglio: il nostro Sistema Vitale è fatto così: tende naturalmente all’adattamento.
Sindrome Generale di Adattamento
Hans Selye, medico austriaco ricordato per le ricerche effettuate sullo stress, definì come “Sindrome Generale di Adattamento (GAS)” quella risposta che l’organismo mette in atto quando è soggetto agli effetti prolungati di svariati tipi di “stressor”, ovvero elementi stressanti, quali stimoli fisici (ad es. la fatica), mentali (ad es. l’impegno lavorativo), sociali o ambientali (ad es. obblighi o richieste dell’ambiente sociale).
Egli scrive che lo stress è una sindrome di adattamento che può essere fisiologica, ma può portare a risvolti patologici anche cronici, che ricadono nella psicosomatica. Ogni stressor, che perturba l’omeostasi (equilibrio) dell’organismo, richiama immediatamente reazioni regolative neuropsichiche, emotive, locomotorie, ormonali e immunologiche.
L’adattamento è quindi un’attività soggettiva complessa che dipende da:
- capacità di problem solving dell’individuo
- risposta emotiva personale e tempo di reazione
- situazione ambientale, economica, relazionale della persona
- età e suo stato di salute
- tempo richiesto dall’evento
- conoscenza dell’evento, della gravità e della prevedibilità
Un soggetto può essere capace di affrontare determinati eventi, ma non essere in grado di fronteggiare e gestire in modo adattativo con gli stessi esiti eventi differenti.
Prima di riuscire a trovare e mettere in atto le proprie strategie adattive, attraversa tre fasi:
Allarme
Egli risponde agli stressor mettendo in atto in maniera inconsapevole ed automatica meccanismi di difesa sia fisici che mentali. Ad esempio può reagire con:
- aumento del battito cardiaco
- aumento della pressione sanguigna
- tono muscolare iperteso (reazione di attacco o fuga)
- alterazione del metabolismo di proteine e zuccheri.
Resistenza
Il corpo tenta di combattere e contrastare gli effetti negativi dell’affaticamento prolungato, producendo risposte ormonali che alterano l’equilibrio dell’asse endocrino ipotalamo → ipofisi → surrene.
In pratica cosa succede? Il sistema nervoso continua a dare il comando di “difendere il territorio” in quanto non riceve feedback realistici sulla normalizzazione dell’emergenza. Ciò comporta una perdurante alterazione dello stato di stress fisico, biochimico e mentale della persona.
Esaurimento
La compromissione della risposta di feedback determina l’insorgenza di patologie organiche e psichiche. Le ghiandole surrenali (l’asse ipotalamo → ipofisi → surrene) secernono ormoni in grado di modificare funzioni vitali importanti come:
- i processi digestivi, provocando disturbi dell’alimentazione e accumulo di grasso
- le risposte immunitarie, generando patologie immuni e autoimmuni
- il tono dell’umore, causando seri disturbi come ansia e depressione.
Dove sta il problema
Questo grave squilibrio del Sistema Vitale a cui si giunge, è inizialmente asintomatico! Non è percepibile fin dall’inizio, ma si manifesta lentamente e inesorabilmente, subdolo e pericoloso, come narra il Principio della rana bollita di Noam Chomsky. Non ci si accorge di rimanere coinvolti fino a che non si è dentro fino al collo, senza via di scampo.
Sei consapevole di essere dentro la pentola?
La paura più grossa che le persone hanno quando si tratta di andare contro ad uno stato di adattamento è quella del cambiamento: inevitabilmente se la rana volesse salvarsi e saltare fuori dalla pentola, dovrebbe adottare una strategia che cambierebbe radicalmente la sua situazione e questo la spaventa molto più dell’acqua che si sta lentamente scaldando.
Per saltare via dalla pentola e attivare il cambiamento c’è bisogno di una forza stabile, potente ed equilibrata data dall’Energia Vitale.
L’Energia Vitale è un’energia conscia e intelligente, che vibra in ogni organismo vivente. L’Energia Vitale è più sottile dell’elettricità, o di altra forza vibratoria esistente in natura.
L’Energia Vitale si traduce in:
- Potere di pensare
- Potere di muoversi
- Potere di percepire
- Potere di volere.
Quando l’Energia Vitale ti attraversa in modo armonioso, ti senti bene a livello fisico. Emozionale e mentale.
Ristabilire l’Energia Vitale: un bene per sé stessi e per l’Umanità
E’ ora di darsi una mossa, far ri-splendere l’Energia Vitale come una gemma alla luce del sole. Essa è Cosciente e Intelligente e lavora a catena: tanto più io ne ho, tanto più te ne trasmetto.
Vogliamo essere tutti dei buoni trasmettitori?
L’aiuto viene dalla Kinesiologia
La Kinesiologia, attraverso il test kinesiologico, è uno degli strumenti più potenti per ristabilire l’equilibrio della persona e risollevare la sua Energia Vitale. Essa è diversa in ognuno, ma è un bene che appartiene di diritto a tutti e che nessuno può rubare!
Il kinesiologo è in grado di “farti sentire” come stai veramente, anche se apparentemente credi di non aver subìto alcuno stress (ricorda la rana bollita e quanto è subdolo il processo di peggioramento fisico e mentale).
Le tecniche kinesiologiche applicate, assolutamente non invasive e rispettose del sistema fisico-emotivo-biochimico della persona, costituiscono una rapida soluzione per riallineare gli squilibri del Sistema Vitale ed un potente strumento per risollevare l’Energia Vitale.
La consulenza del kinesiologo arriva al cliente come la realizzazione e la riscoperta del suo naturale potenziale fisico, emotivo e biochimico. Si traduce nel portare alla luce le armi più potenti utili a ristabilire l’equilibrio e il benessere della persona, attraverso modalità dolci e non invasive.
Per PRENOTARE una consulenza kinesiologica scrivimi: info@balanse.it
oppure chiama il numero 348 – 7627163, ti rispondo personalmente.
Fortunatamente sembra che manchi poco al “via libera” per il Settore Olistico e del Benessere. Le sedute avverranno seguendo le direttive del Governo e le dovute precauzioni che, in realtà poco differiscono dalle buone pratiche di disinfezione e pulizia normalmente attuate in Studio da sempre.